Funne. Le ragazze che sognavano il mare - Intervista a Katia Bernardi

6 febbraio 2017

Per gli eventi di febbraio del Kinodromo, in attesa dell'incontro di stasera al Loft Kinodromo e della proiezione delle 21.15 al Cinema Europa del film Funne. Le ragazze che sognavano il mare, abbiamo intervistato la regista Katia Bernardi, che ci ha dato un'anteprima di quello che vedremo e ci ha raccontato della sua esperienza cinematografica.

La sua passione per il cinema è nata quando stava ancora frequentando il Dams di Bologna; nel 1998 ha infatti scritto una tesi su come si realizza un film ("I piccoli maestri" di Daniele Lucchetti) "insieme al meraviglioso professor Antonio Costa". Grazie alla tesi, che prevedeva anche un backstage, ha iniziato a fare quello che oggi è il suo lavoro da ormai vent'anni. "Un percorso che va dalla cameragirl, ai backstage, alle regie televisive, al lavoro nelle pubblicità e per Tele+ fino ad arrivare alla vera e propria scoperta del documentario e a capire con le Funne che da grande voglio dedicarmi alla commedia del reale".

"Di certo tornare dopo 20 anni all'ex-cinema Lumière dove ho trascorso i miei anni dell'università a divorare film, è davvero un colpo al cuore." dice Katia.

La regista ha sentito l'esigenza di raccontare questa storia, dopo aver conosciuto le Funne ("donne" in dialetto trentino) grazie ad un precedente documentario intitolato Gli uomini della luce, un film d'archivio ambientato nella stessa valle. "Non potevo non raccontare la storia di un così straordinario gruppo di ottantenni, molte delle quali non avevano mai visto il mare. Nelle funne ho trovato storie di donne piene di coraggio e di voglia di mettersi in gioco contro gli schemi, senza curarsi dei problemi legati all'età pur di raggiungere un obiettivo, un sogno comune." La regista, anche lei di origine trentina, ricerca infatti quelle storie di piccole comunità e persone sconosciute che hanno delle specificità uniche, desideri e passioni che danno un senso alla vita.

Il documentario è divenuto un caso di successo anche grazie al crowfunding, avviato dal social media manager Alberto Gianera; un progetto che ha visto la partecipazione di moltissime persone probabilmente per il messaggio positivo che lascia il documentario: il bisogno di credere nei propri sogni. 
"Il progetto è stato sostenuto da persone di tutte le età, c’è anche chi ha mandato delle buste con del denaro direttamente al circolo Rododendro. Siamo finiti sulle tv coreana, portoghese, su Mtv, sulla tv di Lonely Planet". 

Dal film è inoltre nato il libro, dal titolo omonimo, scritto dalla stessa regista: "la mia favola personale dove ho potuto liberare la mia fantasia", la sua prima esperienza di scrittura che le ha permesso di immaginare e scrivere le scene che non aveva potuto girare nel film usando stili e ritmi diversi, per rendere il racconto un flusso diretto in modo ironico e immediato. Si alternano infatti alla narrazione della storia delle funne, liste, titoli di coda e istruzioni per l'uso. "E' stata la mia prima volta, un viaggio, un luogo bellissimo la scrittura che vorrei ripetere appena possibile".

"Funne è un film sulle donne, che parla della loro forza, del loro coraggio, di sacrifici, di amore, di non rassegnazione." Un documentario girato nel corso di tre anni che ha permesso alle regista di essere davvero a contatto con queste donne, diventando una vera e propria famiglia, condividendo difficoltà e momenti belli.
"Sono stata figlia e nipote, regista e autrice in una tale fusione tra vita personale e professionale. Ho scritto questa storia in un tempo difficile dal punto di vista personale, un momento di totale cambiamento, avevo bisogno di questa storia, e non è un caso. Poi io sono finita a vivere a Torino e non al mare... sicuramente quello che abbiamo imparato insieme, anche se non voglio essere retorica, è che davvero è possibile, che ogni tanto succede nella vita che spaccandosi la schiena si possono realizzare i sogni, che bisogna crederci sempre, andare dritti, come dei trattori".
Senza arrendersi mai, come le Funne.

Non perdetevi stasera l'incontro alle 19 al Loft Kinodromo con la regista Katia Bernardi per ulteriori domande e curiosità e la visione del suo documentario Funne. Le ragazze che sognavano il mare, alle 21.15 al Cinema Europa di Bologna, in via Pietralata, 55.

Indirizzo
Cinema Europa, Via Pietralata, 55, 40100 Bologna

Via Pietralata, 55, 40100 Bologna

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