Dum.bo - Didattica Underground Metropolitana Bologna

1 - 25 febbraio 2018
dumbo bologna

Dall'1 al 25 febbraio 2018 al Centro Studi Didattica delle Arti in Via Cartoleria, 9 avrà luogo la mostra DUM.BO Didattica Underground Metropolitana_Bologna organizzata da Contemporary Concept e Liceo Artistico Arcangeli. La mostra trae il suo nome dall’omonimo quartiere artistico newyorkese famoso per la sua anima bohémienne e per il suo fermento artistico sperimentale e saranno presentati cinque artisti di calibro internazionale: Gian Luca Beccari, Angelo Bellobono, Giorgio Bevignani, Davide Bramante e Massimo Giacon. Tutti loro hanno vissuto, lavorato, creato ed esposto nella Grande Mela; molti di loro lo hanno fatto proprio in questo quartiere all’avanguardia di Brooklyn.

DUM.BO, curato da Maria Chiara Wang - con il Patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione -, è un progetto espositivo risultante dall’ideazione, organizzazione e realizzazione di cinque percorsi tematici proposti dagli stessi artisti agli studenti del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna. Gli obiettivi specifici di questa iniziativa sono orientati a favorire l’indagine degli alunni sugli aspetti interdisciplinari del mondo dell’arte contemporanea e a promuovere la collaborazione tra l’Istituzione scolastica e il sistema dell’Arte, per accompagnare gli studenti verso il mondo universitario. DUM.BO è anche acronimo di Didattica Underground Metropolitana _ Bologna e, in quanto tale, vuole porre l’accento su tre aspetti cardine dell’iniziativa: la valenza didattico-formativa attribuita alle attività in programma, il taglio anticonvenzionale e anticonformista del percorso ideato per gli studenti e il carattere metropolitano del progetto. Bologna è una città viva e attiva dal punto di vista culturale, una città che - grazie alle iniziative sia pubbliche che private - offre sempre più spazio all’Arte Contemporanea.

Gian Luca Beccari si occupa di videoarte. La sua produzione ha origine nell’epoca analogica, quella dell’arte manuale, delle foto e delle riprese con la pellicola e approda all’era digitale, quella che utilizza la tecnologia come strumento di analisi e mezzo di espressione. Beccari, portavoce dell’estetica della comunicazione di massa e della filosofia mistica applicata, si concentra sul rapporto tra corpo e tecnologia, uomo e macchina, sinapsi e magneti, carne e metallo. Alla base del suo lavoro c’è uno studio approfondito sia a livello di tecnica (computer, sensori, strumenti digitali…) che di contenuti (dalla filosofia, alla religione, dalla mitologia ai classici). L’arte pittorica di Angelo Bellobono è relazionale, sociale, partecipativa e, in quanto tale, l’osservazione e l’ascolto sono elementi fondamentali nella sua ricerca. Bellobono da anni svolge un’indagine sui temi dell’appartenenza e dell’identità condotta a stretto contatto con le comunità e i territori. ‘Before and after my time’, programma di avvicinamento e approfondimento della storia originale dei primi abitanti di New York, ne è un esempio. E proprio nella Grande Mela Bellobono ha deciso di aprire uno studio come ulteriore sede per il suo lavoro, oltre a Roma. Temi ricorrenti nei suoi lavori sono la Montagna, vissuta non come barriera ma come ponte, cerniera tra luoghi; l’idea di Confine come entità in movimento; il Ghiaccio interpretato come archivio, depositario di memorie sedimentate nel tempo; lo Sviluppo Sostenibile come risultato di una relazione virtuosa tra antropologia e geologia. Giorgio Bevignani è un artista che ama sperimentare: la sua produzione è varia per i temi sviluppati, per i materiali utilizzati, per i volumi e le forme realizzate. I titoli delle sculture palesano l’interesse di Bevignani per la letteratura, la mitologia, la scienza e la filosofia. La luce, il colore, la cristallizzazione dello spazio e del tempo, le sensazioni tattili sono gli aspetti su cui si concentra maggiormente la sua ricerca. Un approfondimento è dedicato dall’artista anche alle tematiche sociali e allo studio della società contemporanea. Bevignani ha vissuto a New York per alcuni anni ed è lì che è avvenuto l’incontro che ha motivato la sua carriera artistica, quello con Leo Castelli, famoso gallerista statunitense, scopritore di grandi talenti come Andy Warhol. Davide Bramante è un fotografo ed uno sperimentatore di linguaggi video. Il suo lavoro è la sintesi di tre passioni: l’arte, la fotografia e il viaggio. Le immagini di grande formato in mostra che ritraggono le città metropolitane del mondo sono realizzate con una tecnica fotografica del tutto originale. Bramante sovrappone esposizioni multiple comprendenti da 4 a 9 scatti fatti in fase di ripresa. Nelle sue opere si racchiude ancora l’effetto sorpresa della pellicola: solo nel momento dello sviluppo si scopre il risultato del proprio lavoro. Infine, Massimo Giacon è un artista eclettico e poliedrico. Nella sua carriera annovera opere da fumettista, illustratore, designer, musicista. Le sue sculture in ceramica che vedremo esposte in mostra sono il risultato di una riflessione sulla società contemporanea. I giocattoli da emblema di divertimento e spensieratezza diventano le personificazioni dei vizi e delle debolezze dell’uomo moderno, i simboli della sua corruzione e del suo malessere. 

L'ingresso alla mostra è gratuito.

Essendo l'apertura della mostra concomitante con il week end di Arte Fiera, Fruit Exhibition e Set Up Art Fair, ci sarà un orario speciale che sarà: 

Giovedì 1 febbraio: 10.00 – 19.00

Venerdì 2 febbraio: 10.00 – 19.00

Sabato 3 febbraio: 10.00 – 23.30 - ART CITY WHITE NIGHT

Domenica 4 febbraio: 10.00 – 19.00

Mentre dal 6 al 25 febbraio l'orario d'apertura sarà  dalle 10.00 alle 19.00 con chiusura il lunedì

Per ulteriori informazioni: dumbo.collateral@gmail.com

 

Indirizzo
Via Cartoleria 9, Bologna

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