È appena stata inaugurata a Malaga, nel Museo Picasso, una esposizione dedicata a un illustre riminese intitolata Y Fellini soñò con Picasso (E Fellini sognò Picasso). Il prestigioso museo spagnolo ha chiesto in prestito al Comune di Rimini una mostra di disegni di Federico e la copia anastatica del Libro dei Sogni, entro il quale sono contenuti racconti e rapidi schizzi grafici di tre sogni dedicati al grande pittore iberico. In occasione della terza edizione della Biennale Disegno, la città di Rimini allestisce, oltre a una vasta selezione di disegni di Federico Fellini di cui è proprietaria, anche un importante nucleo di inediti che il regista, durante le riprese del Casanova, aveva donato al suo amico fraterno, sceneggiatore e poeta, Tonino Guerra, che ora sono conservati in una collezione privata riminese.
Si tratta di un gruppo di quarantadue disegni, di piccolo formato, ma di coerente invenzione e di propulsiva ironia. Quasi ogni foglio reca un titolo lapidario, scritto dallo stesso Fellini in lingua inglese, forse in previsione di una pubblicazione di ambito internazionale, della quale tuttavia non si ha altra notizia. Questo colorato mazzo di carte costruisce un vero castello satirico, dalla natura quasi psicanalitica, entro il quale una sequenza di personaggi si trova a dialogare col proprio alter ego sessuale. Del grande regista si conoscevano singoli disegni analoghi, ma questo è il nucleo più compatto, ideato su un preciso filo conduttore al punto da comporre, se escludiamo il Libro dei Sogni, l’unico altro libro tematico nel pirotecnico mondo grafico di Federico.
La mostra di Malaga mette a confronto due figure vulcaniche del Novecento europeo, che altre volte sono state associate per eccentricità e poetica. I temi erotici e quelli circensi sono di certo i terreni di maggiore affinità, ma anche la capacità di far fiorire linguaggi inaspettati, il talento della trasformazione e la vorace curiosità sono campi paralleli per i due geniali artisti. Fellini sognava di essere con Giulietta in casa di Picasso in un’atmosfera familiare, ma forse anche Picasso ha sognato Fellini, film come La Strada, 8 e 1/2, e La Dolce Vita, furono opere consentanee all’immaginario di Pablo. In risposta speculare alla mostra di Malaga, Rimini allestisce nel Castel Sismondo, futura sede del Museo Fellini, anche una esposizione dedicata alla Celestine, la bellissima “sinfonia” erotica in sessantacinque tavole, incisa da Picasso nel 1968.
Castel Sismodo, piazza Malatesta, Rimini
Biglietto di ingresso intero: 10 euro per persona
Biglietto di ingresso ridotto: 8 euro per persona