FAQ Flashvideo 10

La nostra società ha realizzato un film documentario della durata di 48 min. In tale filmato esistono dei brani musicali, la maggior parte dei quali derivanti dalla registrazione in presa diretta degli eventi circostanti. La mia domanda è relativa alle eventuali deroghe sulla concessione di liberatorie e rispettivi pagamenti di eventuali licenze per diritti musicali. Esiste un tempo minimo consentito di utilizzo di brani musicali coperti da diritti? Esistono deroghe relative alla scarsa qualità tecnica di tali brani o deroghe che prevedano l'inevitabilità dell'inserzione del brano musicale in quanto esso proviene fisicamente dai luoghi ambientali in cui si svolgono le riprese? Esistono differenze regolamentari per tali diritti tra un prodotto finzionale (film) e un documentario?

C’è una simpatica causa, storica poiché risale ai primi anni ’70, in cui una casa editrice musicale denunciò una produzione cinematografica poiché nel film Enrico Maria Salerno canticchiava “Nessuno mi può giudicare” per sei secondi, senza alcun accompagnamento. 
La casa editrice ebbe sentenza favorevole, pur con un ragionevole calcolo dei danni rapportato alla minima utilizzazione del brano. 
Mi pare che questo riferimento normativo ben risponda alle domande pervenute: non c’è un limite di durata, se non la riconoscibilità del brano; non c’è riferibilità alle circostanze e l’autorizzazione può essere necessaria anche se la “fissazione” avviene riprendendo esecuzioni “marginali” rispetto alla scena principale; non si fa alcuna differenza in base alla destinazione del video (se non nel caso, escluso dagli esempi riportati e comunque limitato ad ambiti ben specifici, del diritto di cronaca). 
Le circostanze richiamate nella domanda possono, al più, incidere sul calcolo degli eventuali compensi economici che sono legati all'autorizzazione.