FAQ Flashvideo 28

Stiamo autoproducendo un documentario sui lavoratori precari che verrà proiettato gratuitamente nell'ambito di un convegno. Come dobbiamo comportarci per i diritti di sincronizzazione se usiamo delle cover di una cover band? e per i brani inediti composti specificamente per questo documentario esiste un modello di liberatoria? E dobbiamo registrare il documentario alla SIAE?

Per una più ampia, ma semplice, spiegazione del problema rimando al mio libro (Sandro Pasqual, “Tutto quello che dovete sapere per FARE MUSICA”, ed.Rugginenti). Cerco comunque di riassumere in breve il problema che vi riguarda. 
Il produttore di un video deve preoccuparsi di acquisire l’autorizzazione per l’utilizzo di tutti i contributi creativi che compaiono nel video (testi, musica, soggetto, sceneggiatura, regia, ecc.). In particolare, per quanto riguarda il contributo musicale, è necessario che questa autorizzazione provenga direttamente dagli aventi diritto in quanto il diritto morale degli autori consente loro di impedire l’abbinamento delle loro opere a messaggi (di natura commerciale, politica, religiosa ecc.) senza la loro esplicita autorizzazione. 
Dunque quando si vuol utilizzare un contenuto musicale preesistente (ad es. una cover) in abbinamento a immagini narrative (o ad un comunicato commerciale, o ad una propaganda politica, ecc.) è necessario ottenere questa autorizzazione dall’autore, o dalla casa editrice. 
Va poi chiarita la proprietà della traccia musicale. Se il produttore si preoccupa di provvedere ad acquisire una traccia specificamente creata per le sue esigenze (ad es. registrando una nuova versione della cover), l’utilizzo non richiede ulteriori liberatorie. Ma se vuole utilizzare un disco commerciale, è necessario chiedere preventivamente l’autorizzazione alla casa discografica che lo ha prodotto. 
È abbastanza evidente che l’utilizzo di brani specificamente composti ed eseguiti su richiesta del produttore è implicitamente autorizzato, nel momento in cui il produttore si accorda con il compositore e con gli esecutori. Anche in questo caso, però, è bene formalizzare l’accordo con un documento scritto in cui l’autore e gli esecutori concedono l’uso. Modelli di questa tipologia di contratto (o di liberatoria) ne esistono diversi, e dipendono dalle esigenze delle parti. 
Per quanto riguarda la registrazione (facoltativa) del documentario alla SIAE, vi rimando alle spiegazioni che troverete nel sito (www.siae.it), cliccando a sinistra nell’area utilizzatori su “Cinema” (e leggendo bene i contenuti delle pagine); oppure, per quanto riguarda il Pubblico Registro Cinematografico, cliccando a destra sullo specifico link.