Ho realizzato un cortometraggio ed un videonoleggio lo vuole mettere in vendita. Devo pagare la SIAE anche se non ci sono musiche non originali? e se volessi aggiungere una canzone di David Bowie, dato che mi sarà impossibile contattarlo, cosa devo fare per essere in regola?
La realizzazione in sé non è un elemento significativo. Voglio credere che l’autore sia stato anche il produttore del cortometraggio (poiché è quest’ultima figura quella importante da individuare). In questo caso il produttore può liberamente decidere cosa fare del suo “prodotto”: se venderlo, regalarlo, proiettarlo, noleggiarlo. Quindi non c’è alcun problema qualora decida di affidarne alcune copie ad un commerciante per la vendita. A parte ogni questione fiscale, bisogna solo rispettare la disposizione di legge che (ancora) prevede l’obbligo di vidimare con il contrassegno SIAE le copie destinate alla circolazione pubblica. Questo obbligo è facilmente rispettabile richiedendo i contrassegni agli uffici della SIAE (ad es. qui a Bologna in via Orfeo 33/a, con numeri di telefono 051.4290333 e 4290334, e-mail: drm.bologna@siae.it), ed i costi sono talmente irrisori (meno di 4 centesimi a bollino) che non penso proprio costituiscano un ostacolo alla commercializzazione.
Tutto ciò vale sino a quando i contenuti del cortometraggio siano di esclusiva proprietà del produttore (o li abbia legittimamente ottenuti). Quando invece il cortometraggio sia realizzato anche con contenuti esterni (come ad es. la musica di David Bowie, le sue interpretazioni, ecc.), è necessario e fondamentale regolarizzare questo utilizzo anticipatamente. Non valgono considerazioni pratiche (come l’impossibilità di contattare David Bowie), poiché l’eventualità di essere perseguiti per eventuali utilizzi abusivi è così spiacevole da essere evitata a tutti i costi. Se non si vuole percorrere la faticosa strada di una autorizzazione, è bene valutare l’opportunità di utilizzare contenuti creati “su misura” (ad es. musiche originali fatte comporre o eseguire per la circostanza).