Maggie's Plan

Genere: Commedia

Anno: 2015

Regia: Rebecca Miller

Distribuzione: Adler Entertainment (USA)

 

Recensito il 16 giugno da Alice Michelini

Nella vita bisogna avere SEMPRE un piano. O almeno così la pensa Maggie (Greta Gerwig), trentenne divisa tra una carriera accademica emergente e aspirazioni di maternità tramite inseminazione artificiale. Maggie si presenta agli spettatori con camicia a quadri, buonumore, maglione girocollo della nonna, un passato da quacchera e tanto pragmatismo.  L’identikit della nostra eroina è semplice, ma sufficiente a far innamorare di lei lo scrittore tra le nuvole John (Ethan Hawke), padre di famiglia e marito della geniale e nevrotica Georgette (la candidata oscar Julian Moore). Dal rapporto tormentato con Georgette, John si lascia viziare dalla nuova, serena, organizzazione familiare di Maggie, che gestisce interamente la loro famiglia allargata con il suo solito mix caratteriale di controllo, ingenuità e responsabilità. Ma tre anni passano, l’amore tramonta, e la sempre più provata Maggie capisce di aver fatto un errore fatale a separare le irrequiete anime di John e Georgette. Sebbene pura di cuore per natura, un nuovo un piano si forma nella mente di Maggie, che da vera deus ex machina dietro le quinte, organizza il piano perfetto per liberarsi del marito e rendere più felici tutti i personaggi della storia. 

La regista Rebecca Miller ambienta la storia di Meggie nella romantica e hipster New York, con una commedia leggera e dai dialoghi briosi, che corre veloce lasciando per tutto il tempo lo spettatore piacevolmente sorpreso e divertito. All’apparenza una commedia poco impegnativa confezionata a regola d’arte, Maggie’ s Plan, lascia tuttavia al lettore qualche riflessione. Ci si addentra dunque nell’ americanissimo tema della ricerca della felicità, quella felicità per il bene comune, così perfetta, così elegante, così costruita, così ipocrita. Seguendo questa scia si attraversa poi il tema dell’altruismo e di come questi, in fin dei conti, sia più spesso un’altra faccia dell’egoismo. Svuotata delle classiche rivisitazioni sui triangoli amorosi, questa commedia esplora invece l’universo dei singoli, il controllo che questi pretendono di esercitare e il conseguente egocentrismo.

“Vorrei vivere in una bolla”, dice Maggie un giorno alla figlioletta Lily. “Io pure”, risponde prontamente la bambina. “Si, ma io voglio vivere nella mia bolla”, replica Maggie. E chi non lo vuole? Un bellissimo, agrodolce e lucido spaccato della società americana.

 
Photo credit: www.youtube.com
Mostra altri luoghi