Genere: Documentario
Anno: 2016
Regia: Shimon Dotan
Distribuzione: Italia
Recensito il 18 giugno da Alice Michelini.
The Settlers affronta la complicata questione degli insediamenti ebraici in Cisgiordania, guidati dai “settlers”, ossia i coloni occupanti. Il documentario è un trattato storico trasparente, che ripercorre dalla guerra dei Sei Giorni del 1967, le progressive infiltrazioni ebraiche nel mondo arabo, e l’evoluzione dell’atteggiamento, inizialmente avverso e successivamente compiacente, del Governo israeliano verso i coloni. Il regista Shimon Dotan, nato in Romania ma cresciuto in Israele, analizza il quadro geo-politico del conflitto israelo-palestinese, attraverso le interviste rilasciate dagli occupati e dagli occupanti attraverso un vero e proprio Q&A time.
Ne emerge un documentario complesso, costruito sulla diversità delle percezioni e delle risposte date dagli intervistati: da una parte quelle degli abitanti arabi oppressi, che riferiscono le atrocità subite dai settlers, dall’altra quelle dei coloni, che giustificano con frasi fatte di fede spicciola l’occupazione della terra promessa. Le argomentazioni usate da quest’ultimi si rifanno infatti alla profezia biblica narrante la futura occupazione di Israele su tutta la terra visibile all’occhio umano e che dunque ha spinto i primi coloni a costruire gli insediamenti a Nablus, Gerico ed Hebron. E anche quando la storia si è dimostrata avversa alle sorti dei settlers, colpisce come la fede cieca di quest’ultimi invece di indebolirsi si rafforzi, e si complichi di quella certezza messianica che vede Dio mettere il popolo ebraico ulteriormente alla prova in vista dell’ancora più potenziata gloria futura.
Il documentario mostra in modo crudo come, nonostante le condanne internazionali, i settlers vivano in una bolla di fede, razzismo e supremazia, sempre meno propensi al fine spirituale dell’espansione israeliana e sempre più motivati dalla creazione di un regime di apartheid. The Settlers non solo offre spunti di riflessioni interessanti ma veramente entra nelle “case” delle persone, portando al pubblico informazioni di prima mano su una questione di cui, ancora, si sa troppo poco.