Apocalypse Now Redux

1 luglio 2016

Anno: 1979

Regia: Francis Ford Coppola

Cast: Marlon Brando (Walter E. Kurtz), Martin Sheen (Benjamin L. Willard), Robert Duvall (William "Bill" Kilgore)

 

Recensito il 1 luglio da Chiara Pagliochini

 

Da molti Apocalypse Now è stato definito il miglior film degli ultimi 35 anni. Vittorio Storaro, direttore della fotografia e premio Oscar, è d'accordo con la definizione: "è stato uno dei film più lunghi e impegnativi della mia carriera, ma anche il più meraviglioso", spiega.

Apocalypse Now, ambientato durante la guerra del Vietnam, racconta la difficile missione del capitano Willard (Martin Sheen), segretamente inviato a uccidere il colonnello Kurtz (Marlon Brando) nel cuore della giungla cambogiana. Dopo una carriera costellata da successi militari, Kurtz pare aver perso la ragione: asserragliato nella foresta tropicale, è venerato come un dio dai suoi accoliti e dalla popolazione locale, sulla quale compie indicibili orrori. La missione di Willard è eliminarlo per conto dello stesso esercito americano, che non approva i suoi metodi. Nel corso di questo viaggio, Willard si scontrerà però con molti altri orrori e follie, i quali faranno apparire l'insanità di Kurtz come un inevitabile climax.

Vittorio Storaro ha introdotto la proiezione della pellicola al Cinema Arlecchino, raccontando alcuni retroscena della lavorazione. Quando Francis Ford Coppola gli chiese di lavorare al film, inizialmente era dubbioso: cosa c’entrava lui con la guerra del Vietnam? Apocalypse Now, però, non è solo un film di guerra: tratta infatti tematiche universali, riflettendo sul senso della civilizzazione nella storia. Ogni atto di civilizzazione ha avuto le sue luci e le sue ombre; ogni progresso ha comportato il regresso della civiltà originaria “civilizzata”. Il film è un libero adattamento del romanzo di Conrad Cuore di Tenebra.

Dopo il primo montaggio, molte scene furono tagliate per arrivare più velocemente all’incontro con Kurtz. Nel 2001 è stato deciso di ripristinare una versione più completa del film, Apocalypse Now Redux, che approfondisce il tema della civilizzazione. Per restituire brillantezza al colore è stata usata una tecnica impiegata nel technicolor degli anni 30.

"Apocalypse Now ha cambiato le nostre vite”, dice Storaro. Gli spettatori si alzano dalle loro poltrone barcollando: anche loro si sentono un po' cambiati. Bombardati di colori, rumori, versi di T.S. Eliot, impressionati dalla performance di Brando nei panni di Kurtz, infinitamente arricchiti. Hanno dato uno sguardo oltre l'abisso, sbirciato l'orrore e adesso se ne strappano a fatica.