Gli appassionati della lettura ancora non se ne capacitano: la diffusione e le vendite di e-reader sono in crescita, a dimostrare il successo di questi dispositivi. Le loro pagine elettroniche, del tutto simili a quelle cartacee dei familiari vecchi volumi, danno prova di una tecnologia all'avanguardia capace di convincere anche i più scettici.
Ma come è possibile che tenendo in mano un Kobo o un Kindle, per citare i brand più noti, finiamo per non sentire la nostalgia dell'amato, immortale, libro?
Innanzitututto la praticità: con uno strumento dalla superficie di una agenda e spesso quanto il diametro di una matita, ovunque ci troviamo, a casa, al mare, sull'autobus o in metro, al lavoro o a scuola, possiamo accedere ad un'intera libreria, consultare migliaia di testi e persino ineragire con il catalogo della biblioteca cittadina e chiedere in prestito libri e riviste digitali.
E il risparmio. Per un e-book infatti i lettori beneficiano del risparmio per i costi di stampa, spendendo così dal 30 al 50% in meno rispetto alla prezzo di copertina della versione cartacea, a cui si aggiunge di conseguenza un minor impatto ambientale. Oltre, ovviamente, ad un guadagno di spazio: diceva Umberto Eco che, se l'e-reader non sarà mai in grado di far estinguere il libro, sicuramente servirà a svuotare gli scaffali da ingombranti dizionari ed enciclopedie, i libri da consultare, per lasciare tutto lo spazio che desideriamo per i nostri libri, i libri da leggere.
Ma l'esperienza emozionale della lettura? E' innegabile, gli e-reader non saranno mai in grado di sostituire la sensazione e le emozioni che ci sa trasmettere un libro. La carta sotto le dita, l'odore caratteristico sprigionato dalle pagine, i bordi che si arricciano e si gonfiano quando in spiaggia li abbandoniamo al sole o su un telo umido, il solco nella costina proprio lì dove ci siamo soffermati a lungo e quel legame indissolubile che tutti noi almeno una volta abbiamo provato tenendo il nostro libro preferito tra le mani, stringendolo al petto o ritrovandolo alla mattina sul comodino.
Eppure la lettura di un e-book è confortevole e non bisogna lasciarsi influenzare dall'approccio affaticante e noioso con lo schermo del computer o di un tablet: l'e-reader è tutt'altra cosa.
Gli schermi degli e-reader non sono infatti mai protetti dal vetro, scongiurando così la presenza di riflessi e permettendo così di utilizzarli in qualsiasi posizione e senza temere il riverbero del sole.
Anche l'inchiostro elettronico, l'e-ink, applicato si amalgama con la pagina, riproducendo la nitidezza delle parole nella stampa e la grana del foglio di carta. In quasi tutti i modelli è inoltre possibile scegliere la tonalità di grigi e la dimensione del font, mentre il touch screen, opzionale e che fa lieviare un po' il prezzo, permette di cambiare pagina come se stessimo sfogliando.
In ultimo, alcuni modelli, per qualche decina di euro in più, dispongono di un tipo particolare di illuminazione che emette luce verso la pagina stessa e non colpisce quindi direttamente gli occhi del lettore, come la normale retroilluminazione di computer e tablet, rimanendo così delimitata al dispositivo senza illuminare l'ambiente. Un libro ci appassiona e non riusciamo a smettere di leggerlo anche di notte? Sono finiti i tempi degli equilibrismi con le torce, delle lampadine instabilmente appese alla copertina e, alla mattina, delle lamentele di fratello, coinquilino o fidanzato al quale abbiamo disturbato il sonno!
Secondo il rapporto Istat 2015 sulla lettura in Italia, sono stimate in 4,5 milioni le persone che hanno letto o scaricato libri online o e-book negli ultimi tre mesi: l’8,2% della popolazione complessiva e il 14,1% delle persone che hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi. La lettura online e il download di libri e e-book sono tipicamente attività più praticate dai giovani: in particolare, riguardano ben il 22,4% dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni che navigano su Internet. Un dato in continua crescita, che segna anche nel nostro paese un adeguamento allo standard europeo.
A cura di Francesca Bersani e Chiara Pagliochini