Il 16 ottobre ha aperto a Bologna a Palazzo Albergati la straordinaria mostra dedicata agli artisti che hanno rivoluzionato il Novecento. Concepita con il titolo Surrealism and beyond, viene presentata come Duchamp, Magritte, Dalì: i rivoluzionari del Novecento. Capolavori dall’Israel Museum di Gerusalemme per incontrare un pubblico più ampio.
Sono 180 le opere esposte, tutte provenienti dall’Israel Museum di Gerusalmme che, per l’occasione, mette a disposizione dei visitatori bolognesi capolavori di Duchamp, Magritte, Dalì, Ernst, Tanguy, Man Ray, Calder, Picabia e molti altri per raccontare un periodo di geniale creatività. Il legame tra surrealismo e l’Israel Museum è nato più di cinquant'anni fa grazie ai generosi contributi di donatori e artisti che hanno permesso al museo di mettere insieme una spettacolare collezione di opere dada e surrealiste.
La mostra è curata da Adina Kamien-Kazhdan, Senior Curator of Modern Art at The Israel Museum, con il patrocinio del Comune di Bologna e dell’Ambasciata di Israele ed è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione dell’Israel Museum di Gerusalemme.
L’allestimento è realizzato da Oscar Tusquets Blanca, architetto spagnolo che ha ricostruito a Palazzo Albergati una riproduzione della celeberrima sala di Mae West di Dalì. Fu proprio Tusquets, amico e collaboratore di Salvador Dalì, che nel 1972 propose all'artista di allestire nel museo di Figueres il volto-soggiorno dell’attrice che Dalì aveva dipinto nel 1934. Ed è proprio Tusquets, presente alla conferenza stampa, che racconta la genesi del progetto, intrattenendo il pubblico con dei simpatici aneddoti sulla sua lunga collaborazione con l’eccentrico ed eclettico artista spagnolo. Il grande pittore definiva l'opera “un sogno che possa fungere da soggiorno” e, in effetti, all'ingresso dell’installazione campeggia la scritta Si prega di sedersi sulle labbra... e di farsi un selfie! aggiungiamo noi. Infatti, la Mae West di Palazzo Albergati permette ai visitatori di sedersi comodamente sulle labbra/divano e scattarsi una foto.
Oscar Tusquets Blanca ha anche riprodotto per l'occasione l’installazione 1,200 Sacks of Coal realizzata da Duchamp in occasione dell’Esposizione Internazionale del Surrealismo del 1938.
Il percorso tematico, suddiviso in cinque sezioni contrassegnate da altrettanti colori, offre una visione completa di uno dei periodi più dirompenti della storia dell’arte.
Nella prima sezione, Accostamenti tematici, tra le opere realizzate con materiali e oggetti quotidiani decontestualizzati e riassemblati con lo scopo di sorprendere l’osservatore, spicca il primo readymade di Duchamp, Ruota di bicicletta (1913/replica 1964). Dadaisti e surrealisti forti nella convinzione che solo l’unione di due realtà diverse possa realizzare la bellezza, accostano l’arte a frammenti della vita quotidiana. Ed ecco che su uno sfondo giallo ocra è possibile ammirare una serie di collage e oggetti ricollocati rispetto al loro consueto uso pratico.
Pareti rosse per la sezione Desiderio: musa e abuso, che dà largo spazio a fantasie, paure e inibizioni nascoste degli artisti. Dalle fotografie di Man Ray in cui il corpo femminile è protagonista assoluto al celebre Le rêve de Vénus di Dalì, a Rose Sélavy, alter ego femminile di Marcel Duchamp, attraverso il quale il pittore si reinventa come oggetto del desiderio.
Al secondo piano del palazzo su uno sfondo blu accesso il surrealismo esplora gli aspetti più oscuri della mente. In Automatismo e subconscio l’esposizione va dai “disegni automatici” di Jean Arp e André Masson, ai lavori semi automatici di Mirò, passando per i frottages (sfregamenti) e grattages (raschiamenti) di Max Ernst, alle stranianti opere fotografiche di Man Ray.
La quarta sezione Biomorfismo e metamorfosi riflette la tendenza surrealista a preferire forme ambigue e organiche ed è qui possibile ammirare dipinti, sculture e rilievi ispirati all'anatomia, al mondo vegetale e acquatico, all'astronomia.
E finalmente nell'ultima sala campeggia Le Chateau de Pyrenees di Magritte, opera scelta come copertina dell’intera mostra. L’opera si colloca nell'ultima sezione intitolata Illusione e paesaggio onirico dedicata all'immaginazione e al sogno, concetti chiave del surrealismo.
La mostra è visitabile tutti i giorni dal 16 ottobre 2017 all'11 febbraio 2018 dalle 10.00 alle 20.00.
BIGLIETTI
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)
Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)
Universitari € 9,00 (audioguida inclusa) ogni lunedì esclusi i festivi, per tutti gli studenti universitari senza limiti di età.