Nell’ambito di Maskfest 2018, Festival di musica nuova a cura di Associazione MASK, dalle 20:30 in poi al Teatro San Leonardo di via San Vitale 63, ci sarà una serata riguardante suoni immaginari prodotti da strumenti musicali e oggetti del mondo quotidiano, trasfigurati da procedimenti elettroacustici ai confini tra reale e surreale. Verranno proposti brani recenti di rilevanti autori italiani che sviluppano questo aspetto sperimentale della creazione sonora. La composizione elettroacustica, in assenza di musicisti sul palco, permette un gioco percettivo insolito dato anche dall’allontanamento del risultato sonoro rispetto alla causa fisica che lo produce. A partire dalle sue origini nel secondo dopoguerra, questa pratica compositiva è stata caratterizzata dalla manipolazione fisica di supporti di registrazione, come ad esempio tagliare e incollare frammenti di nastro magnetico contenente suoni registrati o deformare vinili in modo da alterarne il contenuto o creare loop. Un importante approccio è quello di fare musica partendo dai suoni della realtà per poi deformarli, astrarli dal loro contesto abituale e creare paesaggi sonori immaginari e contrastanti. Si è creato così un flusso e un genere musicale basato sulla creazione a partire dal suono concreto in opposizione a più consuete “grammatiche” e astratte forme musicali, in assenza di esecutori: la cosiddetta “sound-based composition”. Il fatto di intuire una possibile fonte sonora di cui non si coglie l’origine e che non collima con la realtà è oggetto di riflessione filosofica e ha prodotto opere musicali basate sulla centralità dell’ascolto da parte del pubblico, stimolato in questo modo a un ascolto attivo, intenzionale e risonante, in modo da ricreare un senso, nella propria immaginazione, ai suoni che vengono diffusi dagli altoparlanti. A questo proposito, visto il peculiare rapporto con la realtà e con i mezzi di diffusione sonora, è interessante la definizione di Michel Chion di questo tipo di repertorio come “cinema per le orecchie”.
I brani eseguiti saranno:
Vincenzo Scorza (1977)
Respiro, 10’, 2015
Luigi Pizzaleo (1971)
Illudio VI, 7’, 2014
Agostino Di Scipio (1962)
Paesaggio storico n.1 (Roma, l’insieme di Cantor), 8’, 1998
Roberto Zanata (1976)
Nero Metropolitano, 5’, 2014
Gianluca Deserti (1963)
Random fields, 7’, 2016 prima assoluta
Massimiliano Viel (1964)
Allarme al settimo piano, 8’, 2004
Marcela Pavia (1957)
Risonanze, 4’, 2016 prima assoluta
Paolo Geminiani (1960)
Risonanze erranti, 6’, 2016
video a cura di Carlo Antonio Conti e Giulia Zoli
Mask (Music Art Society’s Keys), è un’Associazione per la promozione della nuova musica, con sede principale a San Marino e filiale a Bologna. Organizza masterclass e corsi estivi, e dal 2010 il Maskfest, le cui anticipazioni bolognesi dal 2014 ad oggi si sono svolte spesso in collaborazione con AngelicA e il Centro di Ricerca Musicale (in particolare in occasione delle rassegne 100Cage e Resistenza Illuminata). Il Maskfest è gemellato con il Forfest, festival di musica contemporanea che si svolge nella Repubblica Ceca.
https://maskfest.org/
Per quanto riguarda il costo del biglietto d'ingresso:
- intero 7 €;
- ridotto 5 € per studenti dell’Università di Bologna;
- ridotto 2 € per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito del Centro di ricerca musicale / Teatro San Leonardo.