FAQ Flashmusica 50

Ogni volta che suono in un locale pubblico e ricevo un compenso, per essere nella legalità, come dovrebbe pervenirmi? Dovrei ricevere una fattura? Se non sono iscritta all'ENPALS e ricevo un compenso, sono io che non sono nella legalità?

Ho parlato molte volte (anche nel mio libro "Tutto quello che dovete sapere per FARE MUSICA") di questo problema, uno dei più sentiti tra i musicisti. Riassumo i concetti principali. 1) per qualunque forma di lavoro il datore deve regolarizzare, oltre al resto, anche la posizione previdenziale del lavoratore (quella riferita al sistema pensionistico). In genere l'istituto di riferimento è l'INPS, ma per i lavoratori dello spettacolo (musicisti, attori, ecc.) esiste un istituto specifico che si chiama ENPALS. 
2) una delle possibili ambiguità che si creano quando un musicista si esibisce è a chi spetti il ruolo di "datore di lavoro", poiché se la normalità è che sia il gestore del locale (o l'organizzatore dell'evento), può accadere che si preferisca "fatturare" la prestazione ad un soggetto commerciale (ad es. allo stesso musicista se munito di partita IVA: attenzione che è il musicista che "emette" la fattura!). In quest'ultimo caso spetta al soggetto commerciale munito di partita IVA il compito di regolarizzare gli obblighi fiscali e previdenziali. 3) Riguardo all'ENPALS, una recente legge esenta dagli obblighi previdenziali alcune categorie tra cui gli studenti fino a 25 anni, i pensionati over 65, e coloro che hanno già una posizione contributiva (ad es. perché sono dipendenti). 
Però l'argomento è molto vasto e rimando al mio tutoraggio su questo sito per una prima "infarinatura" sulle più frequenti domande che si pongono i musicisti.