FAQ Flashmusica 76

È possibile sapere per bene la differenza tra pseudonimo e nome d'arte? È possibile registrare contemporaneamente entrambi per tutelarsi al meglio?

Lo pseudonimo (usato frequentemente dagli autori, non solo di musica ma anche di romanzi e saggi) sostituisce a tutti gli effetti il nome e il cognome dell'autore. La SIAE accetta di riconoscere lo pseudonimo di un autore solo se si verificano alcune condizioni, finalizzate ad evitare che possano nascere confusioni (tra queste: deve trattarsi di una sola parola, non deve essere stato utilizzato da nessun altro, non deve confondersi con altri cognomi o pseudonimi, ecc.). Una volta accettato, si può indifferentemente usare il cognome o lo pseudonimo in tutte le circostanze pubbliche (sia sui programmi musicali, che sulle copertine dei dischi, ecc.). Il nome d'arte (usato in genere dagli interpreti e dagli artisti) identifica agli occhi del pubblico un esecutore (quindi non è automaticamente legato al compositore) e può configurarsi come un "nomignolo" ma anche come una storpiatura del vero nome (Fred invece di Alfredo) o cognome. Qualora l'interprete sia anche autore, la SIAE può avere interesse a conoscere il nome d'arte (senza ovviamente "condizionare" la scelta, poiché la SIAE prende atto senza imporre regole) ma non si assume alcuna responsabilità in merito ad eventuali confusioni che potrebbero nascere nelle programmazioni. La pratica di riconoscimento del nome d'arte (per la quale è richiesto di documentare l'effettivo utilizzo in pubblico, con una locandina o con qualsiasi altro mezzo) serve nell'ipotesi di programmazioni attribuite al nome d'arte quando non vi siano altre circostanze che impediscano l'attribuzione certa.
Per entrambe le procedure può consultare le istruzioni sul sito della SIAE, www.siae.it