Virtual Street Art è un progetto sperimentale che vede la sua prima applicazione in occasione del lancio del nuovo Centro Arti e Scienza Golinelli. Si tratta di una performance di note e luce, aperta al pubblico, nel piazzale accanto alla struttura.
lo street artist bolognese Rusty “dipingerà” la parete esterna del centro, in dialogo con la musica del maestro Ezio Bosso, che suonerà all’interno di Opificio Golinelli, ma che il pubblico all’aperto potrà seguire in diretta su un grande schermo. Così, mentre la facciata del centro si animerà con i colori virtuali di Rusty, nello stesso tempo si consumerà l’intervento musicale di Ezio Bosso. Per l’occasione il maestro sarà qui accompagnato dalla STRADIVARIfestival CHAMBER ORCHESTRA.
A cavallo tra musica e luce, la performance, inedita in Italia, è una narrazione concettuale della simbolica alleanza tra arti e scienze, specchio del pensiero che sostiene le progettualità future della Fondazione Golinelli.
Nato dall’incontro fra Luca Ciancabilla, storico dell’arte e ricercatore dell’Università di Bologna, e Filiberto Strazzari, creativo esperto di new media (agenzia D-sign), Virtual Street Art è un progetto sperimentale che vuole aprire una nuova frontiera nel panorama dell’Arte Urbana contemporanea. L’idea è quella di dare vita a una performance in cui da un lato il mondo del graffitismo e della street art, i suoi protagonisti come le tecniche storicamente più utilizzate, possano confrontarsi con le nuove tecnologie di realtà virtuale, dall’altro il nuovo mondo della realtà virtuale, che offre ad oggi esperienze personali chiuse, viene qui proposto come esperienza collettiva. Il fine è dare agli artisti di strada un eccezionale e innovativo strumento di esecuzione e offrire al pubblico un’esperienza di creazione, condivisione e partecipazione concreta.
Rusty, dopo aver indossato un visore, sarà catapultato in un ambiente virtuale che riproduce il centro di fronte al pubblico. Nel mondo virtuale potrà camminare e dipingere usando la versione digitale dei consueti ferri del mestiere: stencil, bombolette e pennelli telescopici. Mentre l’artista dipinge sul modello in 3D, il suo operato viene proiettato in streaming, pennellata dopo pennellata, sul nuovo spazio della Fondazione grazie alla tecnologia del videomapping (a cura di due artisti della luce Martino Chiti e Nicola Buttari di Proforma). Il graffito virtuale viene quindi visto da tutti nel mondo reale. Non però secondo la consueta esperienza visiva, poiché le tempere, le vernici, i pigmenti saranno composti da luce pura.
L'evento è realizzato in occasione del lancio dello spazio progettato da Mario Cucinella Architects, la cui apertura al pubblico è prevista per venerdì 13 ottobre alle 17, insieme alla mostra di arte e scienza IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà.