Il Comune e gli scambi scolastici

Il Progetto Politiche per i Giovani del Comune di Bologna si impegna nella promozione e nell'organizzazione degli scambi scolastici ai quali, ogni anno, partecipano numerose scuole italiane e straniere, al fine di:

- approfondire tra i giovani la conoscenza di lingue e culture diverse;

- favorire la solidarietà e l'amicizia fra i popoli;

- sviluppare una cultura di pace.

La nostra storia e visione

L’esperienza che l’amministrazione comunale ha avviato sul terreno degli scambi nazionali ed internazionali destinati alle più giovani generazioni ha trovato un terreno favorevolmente predisposto da una solida tradizione di rapporti di gemellaggio della nostra città con differenti realtà estere. E ha trovato lungo il percorso rilevanti elementi di conferma.

Uno di questi è rappresentato sicuramente dal messaggio lanciato nel 1982, a città del Messico, dalla Conferenza mondiale sulle politiche culturali promossa dall’Unesco. In quella autorevole sede internazionale si è riconosciuto infatti che “Per l’attività creativa dell’uomo e per il completo realizzarsi dell’individuo e della società è necessario assicurare la più ampia diffusione delle idee e delle conoscenze sulla base dello scambio e dell’incontro fra culture”.

Incontro che “deve poggiare sul rispetto dell’identità culturale, della dignità e del valore di ogni cultura, dell’indipendenza (…), evitando ogni forma di subordinazione o di sostituzione di una cultura ad un’altra (…), e riequilibrando gli scambi e la cooperazione culturale, affinché le culture meno conosciute, in particolare quelle dei paesi in via di sviluppo, siano al centro di una più larga diffusione in tutto il mondo”.

Gli anni ’80 hanno impresso una accelerazione nuova a questi problemi. Quanti guardano alle sfide che gli anni 2000 pongono alla nostra società concordano sul fatto che il settore della scuola, e quello della formazione giovanile più in generale, dovranno misurarsi su terreni di particolare delicatezza quali:

- la progressiva integrazione della società italiana nella famiglia europea;

- l’emergere e l’affermarsi di una cultura mondiale alla quale è necessario partecipare (se non si vuole restare a parlare con se stessi);

- l’aumento della mobilità territoriale e l’accrescimento delle migrazioni internazionali, soprattutto dal sud.

Tutto ciò delinea nitidamente i confini di un vasto campo d’azione per la nostra scuola e più complessivamente per l’intero sistema di formazione, ufficiale o meno, destinato alle giovani generazioni. Un campo quasi del tutto inesplorato che rende necessario uno sforzo di vera e propria alfabetizzazione. Non solo nei confronti delle lingue straniere, ma anche verso una formazione del giovane che sappia esaltare la relazione fra culture diverse, sia capace di collocare la storia della propria realtà sociale nell’ambito della storia universale, e sia in grado di valorizzare la ricchezza rappresentata dalle differenze. Lungo un percorso educativo che gradualmente proceda dalla conoscenza multiculturale, all’acquisizione di una mentalità internazionale, verso il traguardo di una educazione transculturale.

E’ su questo terreno che si è dispiegata, in misura crescente nel corso di questi ultimi anni, l’azione dell’amministrazione comunale, impegnata nel sostegno, nell’organizzazione e nella gestione diretta di attività di scambi scolastici e giovanili rivolti ai giovani fra gli undici e i diciannove anni d’età.

L’intervento avviato dal Comune di Bologna si è posto, fin dall’inizio, sul terreno dell’arricchimento e del completamento della formazione del giovane. Incontrandosi e frequentandosi secondo programmi attentamente predisposti, i giovani imparano a conoscersi meglio, ciò che è premessa indispensabile per giungere al rispetto della lingua, della storia e delle tradizioni dell’altro, vincendo forme di pregiudizio e di intolleranza.

E’ attraverso lo scambio che i giovani possono meglio comprendere e meglio percepire la propria identità in quanto individui e in quanto membri di una comunità nazionale. L’impegno del Comune si realizza nella ricerca di un rapporto che, nell’ottica di un sistema formativo integrato, non vuole essere di supplenza né di surroga ma di collaborazione a fianco dell’istituzione scolastica, della famiglia, delle altre agenzie formative.

Scambi e soggiorni giovanili non agiscono esclusivamente nell’ambito del solo tempo necessario per il trasferimento. Nella proposta del Comune, scambi e soggiorni vengono considerati, infatti, come processi di formazione che iniziano (e che coinvolgono) ben prima e che terminano ben oltre la partenza e il rientro del viaggio.

E’ tuttavia opportuno ricordare, come è stato sottolineato in sede UNESCO, che “… in nessun caso un contatto internazionale o un’esperienza internazionale porta automaticamente a una migliore comprensione degli altri paesi. In assenza di requisiti formativi i viaggi dei giovani si tradurranno nella maggior parte dei casi nel rafforzamento dei pregiudizi e condurranno a risultati che sono esattamente l’opposto di quelli che gli organizzatori sostengono sia in buona fede”.

Desideriamo aggiungere, concludendo, che tutto ciò che abbiamo fatto e che abbiamo contribuito a fare non sarebbe stato possibile in assenza della collaborazione di numerosi organismi e soprattutto di tante persone di buona volontà che, in Italia e all’estero, nella scuola, nelle famiglie, nelle amministrazioni pubbliche, nei ministeri degli esteri e dell’istruzione, nelle ambasciate, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, hanno saputo guardare alle proposte avanzate dal Comune di Bologna con spirito di disponibilità e con l’occhio  rivolto all’interesse dei giovani.

Tipologie di scambi

La tipologia delle iniziative proposte varia a seconda del periodo prescelto (scolastico o meno); ma il criterio adottato considera attentamente il rapporto durata dello scambio o del soggiorno/obiettivi/risultati. L’orientamento è quello di privilegiare il soggiorno del giovane presso la famiglia ospitante, minimizzando così i costi e i rischi di “isolamento” del gruppo all’interno delle tradizionali strutture di accoglienza. La permanenza in famiglia rende la scoperta di una nuova cultura incomparabilmente più feconda, allarga l’orizzonte del giovane e di fatto moltiplica il numero di partecipanti allo scambio. Il Comune di Bologna assicura all’esperienza avviata una attenta fase di studio, di progettazione, di gestione e di verifica.

Le tipologie degli scambi includono:

- settimane di scambio internazionale per le scuole medie inferiori e superiori

- soggiorni di studio e scambi giovanili in periodo extra-scolastico.

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